No, qui c'è qualcosa che non va...è troppo lunga, non è vero. Il tempo si ferma quassù. Questo è ciò che stiamo pensando dopo 5 ore e 2 minuti di volo io e Jack (Luca), con le gambe, la schiena e il collo indolenziti dopo posizioni impossibili nel tentativo di prender sonno. Qua il problema non è quello di non avere sonno, semmai la scomodità per dormire: l'aereo, United Airlines n.901, è un 747 gigantesco, non siamo mai saliti entrambi su uno così, c'era l'idea che fosse silenzioso e comodo. Sbagliato. Punto.
Rimane il fatto che a
rendere tutto sopportabile, o meglio, a rendere tutto UNA FIGATA, è che
stiamo andando negli States, in California cavolo. Personalmente ancora
non ci credo. San Francisco we are coming!
qualche minuto dopo…
(Jack)
Tutte
balle! In realtà il piccolo Stefano è nel suo lettino e sta sognando e
per una strana coincidenza telepatica sto sognando la stessa cosa…ma le
un sogno! Un'illusione! Ora:
intanto figuriamoci se veramente la Stefy sarà riuscita a tornare
dall’aeroporto all'ufficio. Dopodiché, assumendo che tutto ciò sia
vero, il nostro volo Venezia-Francoforte parte con solo mezzora di
ritardo! Ovviamente
per rendere questa cronaca più eroica, assumiamo che a Francoforte ci
sia stato un temporale in vista e che l’atterraggio sia stato
assolutamente turbolento…molto turbo! Ora,
fingiamo che fin qui tutto possa sembrare credibile…la prima (non la
seconda, ho detto la prima!) persona che incontriamo appena fuori
dall’aereo, quasi a darci il benvenuto, chi è? Alex
Zanardi!! Siii.. come no, fosse vero avremmo le foto no? Ma aspetta!
Alex, appena gli dico che andiamo in America, mi dice pure <<
comprate scarpe!! Li non costano niente!>> e io, avendo un Q.I.
pari al piranha che c’è ora in tv, non capisco che è una battuta, e gli
rispondo pure << Noi siamo runner!>>. Va
bene, fin qua fa ridere, ma adesso voglio esagerarw, l’aereo nel quale
siamo (in sogno) è un 747, la supposta di Dio, è enorme, un grande
fallo volante con a bordo una varietà infinita di gente, dal nostro
vicino Erminio (gli abbiamo dato un nome del genere, che nome dai
altrimenti ad un indiano che si spaccia per inglese…Erminio no?!). Oppure
la signorotta dietro di me che quando nel mio ennesimo tentativo di
girarmi nel sonno ho perso il cuscino, ci ha messo 6 ore a capire che
doveva raccogliermi il cuscino…d’altra parte io le dicevo << i’ve
lost my…..>> e non ridete che nessuno di voi sa come cazzo si
dice cuscino!! (Nel frattempo Stefano sogna di provarci con la hostess e offre i nostri biscottini a Erminio). Poi
c’è il giovinotto (così chiamato) di 84-86 anni davanti a me che è
rimasto le prime 2 ore di volo con la tendina alzata: ora, supponiamo
che il volo sia partito alle 14:00 co un sole che darebbe fastidio in
Africa, non so se avete idea della temperatura che raggiunge dopo 2 ore
il finestrino, il mio, (con la tendina giù) è una brace!! Non posso
appoggiare con il cuscino per dormire se no me biscotto un' orecchio!! Per
rendere tutto ciò più reale, essendo umani, sogniamo anche di avere dei
bisogni fisiologici e di far alzare Erminio ogni tot ore, d’altra parte
abbiamo bevuto il thè per digerire: una fetta di carne… di plastica! Un
dolce fosforescente, verdura parlante e un pezzo di pane a lievitazione
naturale: cioè è una palla di lievito, tu lo ingerisci e lui dopo
lievita e si gonfia, se succede durante la discesa nell’ esofago muori!
Alla fine Stefano non si è fatto la hostess ma ha comprato dei simpatici biscotti che han scritto “pure butter”… vi basta?
22.10.2008
05:51 (Da qui in poi orario di San Francisco)
(Jack)
Dato
che non riesco più a dormire (abbiamo ronfato a sufficienza) ho deciso
di mettermi a scrivere l’epilogo della giornata di ieri. Terminato
il volo abbiamo passato velocemente la dogana, grazie anche ad un
poliziotto sclerato indio-messicano-americano che bilanciava le 32
(credo) file urlando alla gente e chiamandole in base alla stima della
loro provenienza (tipo: Thailandia!... vai la! , Thai Pey!... resta
qua! , Amigo!... comprende!? ) comunque sia è impressionante la
facilità con la quale ci si orienta qui, dall’aeroporto, ai fast food,
alle strade… Usciti
dall’ aeroporto prendiamo la navetta fino al rental car center dove ci
attende la nostra prenotazione, li , un simpatico ometto coi baffi
molto gentile ci dice che per 2 è una macchina grande, non enorme, ma
abbastanza grande….Sbrighiamo
le carte e andiamo a ritirare il veicolo, dovrebbe essere un Dodge
Durango o simile…. Dopo un po’ arriva un bro’ su una jeep Chevrolet
non-so-che-cazzo bianca, enorme, la stazza è la stessa del mio Daily
35-10, il muso e la guida sono più alte, il Grand Cheroke è la metà, ci
chiediamo che diavolo di carovana che abbiam preso...Dopo
10 minuti però colpo di scena! Dopo aver deciso che il primo ad
avventurarsi alla guida sarò io perché ho più esperienza in città e con
le dimensioni del Daily, ci fermano all’ exit del rental car e, in 5 a
turno, riescono a spiegarci che ci hanno dato l’auto sbagliata, il
nostro bolide è destinato all’officina per il tagliando, si scusano per
l’equivoco, attendiamo 15 minuti e ci arrivano con un altro pachiderma,
un GMC Acadia , grigio, gli manca a proboscide e con le porte aperte è
un elefante!!!Impostiamo
il navigatore, mettiamo il cd dei Lynrd Skynrd e ci dirigiamo verso
Geary St 432, Union Square Plaza Hotel… durante il percorso scende il
tramonto e cade la rush hour, sullo sfondo abbiamo il mare,(ehm,
oceano), le colline e i grattacieli di downtown, e siamo immersi in 5-8
corsie piene di auto ovunque, strade che incrociano e si amalgamano
ovunque, è surreale, da non credere che ero li e stavo guidando…
Union
Square Plaza Hotel: credo che il sequel di shining lo gireranno qui,
muri marci, moquette con pelo alto 3cm, vasca da bagno con macchie sul
fondo e tendina da psyco, intonaco e battiscopa rosicchiati, altra
figata è il water che mantiene il livello dell’acqua appena sotto la
tavoletta…appena ci si siede… beh, fresco.Doccia
veloce e poi a cercare un fast food vicino, lo troviamo sotto casa, un
tipo simpatico ci scaraventa due panini tipo mc e due coche giganti, il
mio è il classico cheesburger, che ancora sogno quella specie di salsa
gialla che secondo loro è formaggio, la addento e capisco cosa ha
provato chi ha lavato i calzini di Baldini dopo che ha vinto la
maratona di Atene 2004… Stefano ha un panino più grande, addirittura
con pomodoro, pancetta, lattuga e cipolla….praticamente dietetico!Esauriti
i panini ci buttiamo a letto stremati…e ora siamo già svegli a
pianificare “San Francisco in un solo giorno”…to be cotinued…
ONE DAY IN S.FO >>
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